Prendersi cura di chi cura
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Prendersi cura di chi cura

I destinatari sono gli operatori che lavorano all’interno delle strutture di assistenza e presa in carico delle persone con disabilità. A loro è dedicato uno spazio di benessere racchiuso nella cornice naturale de La Ca’ di Asu.

Stare bene, per potersi prendere cura di chi ha più bisogno: questa è la finalità del progetto. 

L’intento è di creare uno spazio di benessere in un luogo relazionale di prossimità e incontro, a contatto con la natura e con un animale altamente empatico quale l’asino.

L’idea progettuale scaturisce nel periodo pandemico del 2020, anno di limitazioni e cambiamenti che hanno colpito anche il settore socio sanitario, mettendo a dura prova la salute psicofisica di chi già opera in un contesto ad alto rischio di burnout. Gli incontri, pertanto, hanno gli obiettivi di prevenire e alleviare lo stress psicofisico ed emotivo, favorendo uno stato di benessere e riequilibrio nei partecipanti.

Il percorso prevede attività di gruppo, in cui vengono utilizzate diverse tecniche e metodologie: scrittura poetica con il Metodo Caviardage®, mindfulness, suono armonico con le campane tibetane, esercizi di contatto profondo con il proprio corpo. Lo sguardo dell’asino, dolce e profondo, aiuta a prestare attenzione al momento presente; la sua presenza durante l’interazione libera regala momenti di leggerezza e spontaneità.

Gli operatori hanno accolto le proposte con entusiasmo, apprezzando la possibilità di vivere esperienze di condivisione a un livello mai approfondito nel proprio contesto lavorativo. In considerazione dei riscontri positivi emersi, l’associazione intende riproporre il progetto, coinvolgendo il personale dei servizi socioassistenziali del territorio piemontese.

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